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Vittorio Sessanta Settanta

Fotografie di Vittorio Veneto dagli anni Sessanta e Settanta tratte dall’archivio fotografico Alfredo Marin
Nel Secondo dopoguerra e per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta si assiste a un vero e proprio boom della fotografia, un’epoca d’oro di cui lo studio Marin è protagonista assoluto non solo a livello cittadino, ma anche tramite commissioni o incarichi esterni. Emblematico è il caso del Vajont: Raffaello Marin è stato infatti il primo fotografo a documentare il panorama di desolazione in cui versava Longarone all’indomani del disastro, la mattina del 10 ottobre 1963. In questi anni lo studio instaura rapporti di collaborazione con varie testate giornalistiche (Il Gazzettino, L’Azione) e società private.
Non vanno poi dimenticati i lavori che riguardano cerimonie e festività, con importanti commissioni provenienti anche dal clero, a cui si aggiungono casi di cronaca nera, reportage per aziende e catalogazione di manufatti per le industrie.
Tutti questi nuovi lavori vanno di pari passo con un progresso tecnologico che comporta notevoli migliorie alla strumentazione tecnica in dotazione al fotografo, anche se va un po’ perdendosi la concezione romantica della fotografia degli esordi, legata in particolare all’abilità manuale e tecnica del professionista. La sensibilità e la perizia nella “manipolazione delle pellicole” viene infatti livellata dall’introduzione nel mercato di meccanismi quali l’automatismo a stampa e la svolta portata dall’utilizzo delle Polaroid e del colore (fine anni Cinquanta). La mancanza di studi fotografici nel centro cittadino viene colmata nel settembre 1962, anno in cui Raffaello apre, con la fondamentale collaborazione della moglie, un secondo Studio fotografico Alfredo Marin in via Da Vinci. Oltre alla realizzazione di fotografie su commissione ed allo sviluppo e stampa dei negativi, i negozi Marin propongono anche la vendita al dettaglio di pellicole e macchine fotografiche, di cui la clientela inizia volentieri a dotarsi.
Alfredo Marin muore il 31 gennaio 1979. La moglie Bruna chiude lo storico studio in via Lioni il 31 dicembre 1980. A fungere da fedele alfiere della tradizione di famiglia rimane Raffaello, che cesserà l’attività il 31 dicembre 1996. Si conclude così oltre un settantennio in cui le vicende politiche, sociali e culturali della vita di Vittorio Veneto hanno trovato una sincera e appassionata testimonianza nell’opera di Alfredo e Raffaello Marin, conservata in un archivio fotografico di inestimabile valore.
Dettagli
Anno di pubblicazione: 2020 Catalogo fotografico
1a edizione Italiano
Brossurato Dimensioni: A4 (21 x 29,7 cm)
Pagine: 80 I AM Edizioni
ISBN: 978-88-31902-11-3 Disponibile
€ 15.00

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