Le vicende dello studio fotografico Marin si legano in maniera indissolubile alla città di Vittorio Veneto negli stessi anni in cui Alfredo comincia a documentare con i suoi scatti cerimonie private e manifestazioni pubbliche, diventando un vero e proprio punto di riferimento per la vita comunitaria cittadina. […]
Gli anni Trenta, oltre alle soddisfazioni lavorative e professionali, portano in dote ad Alfredo la nascita di Giovanni e Raffaello. Giovanni intraprese la carriera giornalistica e fondò nel 1972 il celebre mensile “Gente Motori” di Rusconi Editore, mentre Raffaello, terminata la scuola media, non ha dubbi su quale sia il proprio futuro. Nel momento in cui Alfredo gli propone di intraprendere la carriera di fotografo, la volontà chiara è quella di assecondarlo e seguirne le orme. Nell’estate del 1949 Raffaello Marin inizia a lavorare insieme al padre. […]
Nel Secondo dopoguerra e per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta si assiste a un vero e proprio boom della fotografia, un’epoca d’oro di cui lo studio Marin è protagonista assoluto non solo a livello cittadino — nel 1955 il negozio viene rinnovato con moderne apparecchiature da stampa e una nuova sala di posa — ma anche tramite commissioni o incarichi esterni. […]
In questi anni lo studio instaura rapporti di collaborazione con varie testate giornalistiche (Il Gazzettino, L’Azione) e società private. Non vanno poi dimenticati i lavori che riguardano cerimonie (matrimoni e ricorrenze religiose in primis) e festività, con importanti commissioni provenienti anche dal clero, a cui si aggiungono casi di cronaca nera come suicidi, omicidi, incidenti e infine reportage per aziende e catalogazione di manufatti per le industrie. Tutti questi nuovi lavori vanno di pari passo con un progresso tecnologico che comporta notevoli migliorie alla strumentazione tecnica in dotazione al fotografo, anche se va un po’ perdendosi la concezione romantica della fotografia degli esordi, legata in particolare all’abilità manuale e tecnica del professionista.
